Mastri mugnai dal 1955
Sanluri

L’antico granaio d’Italia: la tradizione cerealicola della Marmilla

Tradizione e Innovazione da generazioni

Da tre generazioni custodiamo il sapore dell’antica terra del grano, Sanluri (Marmilla), un territorio da sempre riconosciuto per la sua fertilità granifera. Ed è proprio qui che F.lli Cellino ha avuto l’onore di nascere; dove la tradizione cerealicola e molitoria dell’antico granaio d’Italia hanno avuto inizio e dove abbiamo potuto maturare la nostra esperienza di Mastri Mugnai.

Questa subregione sarda (Marmilla) si trova tra il Campidano, il Monte Arci, la Giara di Gesturi e quella di Serri. Qui si estendono campi in prevalenza pronti alla coltura di grano, cereali vari e legumi. La Marmilla è anche un tesoro della cultura sarda poiché ricca di patrimoni culturali e ambientali. Le colline rotonde e morbide, le valli colorate di verde e giallo, gli altopiani di basalto e monumenti, come Su Nuraxi a Barumini, lasciano il segno nella memoria di chi la visita.

Per questa terra sono passate tante culture, che hanno sempre riconosciuto la grande valenza agricola dei terreni marmillesi.

Già dall’epoca nuragica, 1500 a.C., la cerealicoltura in Sardegna era diffusa e ora documentata dai ritrovamenti di macine e macinelli, che trasformavano il grano duro in semola; due di quest’ultimi sono stati ritrovati anche nel Nuraghe Genna Maira di Villanovaforru. Sempre in quest’ultimo nuraghe e in quello di Su Mulinu son stati rinvenuti dei semi carbonizzati di grano e farro. Ciò prova che le prime lavorazioni del frumento nelle terre della Marmilla, conosciute poi come l’antico granaio d’Italia, risalgono al tempo del Neolitico.

La presenza del grano e la fertilità terrena hanno attirato nell’Isola popoli come i Punici e gli antichi Romani.

I Cartaginesi, dal 509 al 238 a.C., s’insediarono in una fascia territoriale che si estendeva da Santa Giusta (sede attuale del nostro Mulino, del biscottificio e del Pastificio F.lli Cellino) fino al cagliaritano, abbracciando così la Marmilla.

I Romani, dunque, vennero attirati proprio da questa intensa resa dei chicchi color oro. Infatti, dal 238 a.C. fino al 456 a.C., la popolazione italica-romana viveva nelle più fertili terre sarde, fa cui la Marmilla o anche da loro nominata “Maltamonenses”. Per questo motivo la Sardegna viene ribattezzata come il Granaio d’Italia.

Secoli e secoli dopo, a Sanluri, in un territorio fertile di storia e di grano – dove il “saper lavorare il frumento” è un’arte – nel 1955 Ercole Cellino iniziò ad addentrarsi nella tradizione cerealicola e molitoria della Marmilla. Saperi che ormai tramandiamo da tre generazioni, che hanno costruito la nostra esperienza. Grazie a ciò abbiamo sviluppato Il Metodo Alma®. La lavorazione che raggiunge l’anima del chicco, la parte più pura del grano, che dà alla nuova pasta Cellino un colore brillante e un sapore intenso.

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