Mastri mugnai dal 1955
Sanluri

Titolo 70 Anni

LA NOSTRA STORIA

La storia del Gruppo Cellino inizia nel 1955 in Marmilla, l’antico granaio d’Italia; più precisamente a Sanluri, terra del grano e del pane. La famiglia Cellino da tre generazioni custodisce e rinnova ogni giorno la grande vocazione cerealicola e molitoria della Sardegna, ed oggi, sorveglia l’intera filiera produttiva: dal chicco, alla tavola.

Oltre al molino Simec, infatti, il Gruppo gestisce il Pastificio F.lli Cellino, il biscottificio Fette di Sole e il mangimificio Stipar. Nel 2014 ha completato la filiera grazie all’ingresso di Sardegna Più, centro distributivo che oggi controlla l’insegna COOP (CCNO).

La missione principale del Gruppo è quella di salvaguardare la produzione di grano duro sardo, ragione per cui ha dato vita alla prima filiera certificata 100% sarda: la filiera Ercole Punto Zero. Un patto nato da una stretta di mano tra il molino Simec di F.lli Cellino e circa 300 agricoltori sardi.

In questa terra millenaria la famiglia ha acquisito gli antichi saperi del mondo cerealicolo, dando vita al Metodo Alma®, dal latino “anima”, perché grazie alla doppia decorticazione a pietra diamantata raggiunge l’anima del chicco di grano, la parte più pura. Ed è proprio mettendoci tutta l’anima che ci impegniamo a tutelare l’arte molitoria della Sardegna, per poi declinarla nella produzione di farina, semola, pasta e fette biscottate che esportiamo in 54 paesi al mondo.

i nostri valori

Quest’anno festeggiamo 70 anni di storia. In vista di questo importante traguardo abbiamo deciso di avviare un progetto di comunicazione che valorizza i principi che guidano il nostro lavoro dal 1955.

Bambino che mangia pasta secca: fonte di energia

Famiglia

19

Saggezza

Tecnologia

Innovazione

Famiglia Cellino con agricoltori e dipendenti

Tradizione

I tacchi di Ogliastra

Trasparenza

20

Equità

il progetto

70 anni di storia, Una vita di Sardegna” è un omaggio al nostro territorio, alla sua gente e alle sue infinite sfaccettature. Attraverso racconti e testimonianze, il progetto dà voce a esperienze di vita che dimostrano come la Sardegna — pur tra difficoltà e sfide — sia una terra capace di offrire ispirazione e futuro alle nuove generazioni. Un viaggio che parte dalle radici più profonde del territorio per arrivare alle sue espressioni contemporanee, raccontandone l’evoluzione. Il progetto si articola intorno a tematiche quali la gastronomia, l’artigianato, la ricerca scientifica, la longevità, l’imprenditoria, l’editoria e l’arte attraverso videonarrazioni, articoli e una mostra fotografica che racchiude l’essenza dei racconti dei sardi coinvolti nel progetto.

I Protagonisti

Claudia Zedda

Antropologa e Scrittrice
Sede delle riprese e dello scatto: Quartu Sant’Elena

— “Spesso cerchiamo di raccontare l’Isola in maniera spettacolare, dimenticandoci l’autenticità sarda. Invece, c’è dello spettacolare anche nel quotidiano in Sardegna”. —

Claudia Zedda custodisce e mette in risalto l’anima della Sardegna attraverso l’antropologia e la scrittura. Conclusi i suoi studi in Lettere Moderne con indirizzo socio-antropologico, ha intrapreso un’intensa attività di ricerca sulla cultura sarda, dando vita a storie, racconti e libri che esplorano i più disparati aspetti dell’Isola. Claudia mette tutta la sua anima nel valorizzare le radici del popolo sardo, affrontando tematiche che spaziano dai miti delle Janas al legame comunitario racchiuso nel gesto quotidiano del lievito madre. La sua ricerca è un atto d’amore e di cura per la Sardegna, per le sue tradizioni e per chi la abita.

Paolino Manca

Ex agricoltore, pastore e centenario: 102 anni
Sede delle riprese e dello scatto: Orroli

— “Sembra che proprio un segreto per la longevità non ci sia. Mi son comportato bene con tutti e mangio di tutto ma bene”. —

Per Paolino Manca non esiste un vero e proprio segreto per la longevità, eppure la sua vita centenaria è una testimonianza che conferma la Sardegna come una delle cinque Blue Zone del mondo – aree demografiche e geografiche in cui la speranza di vita è significativamente più alta rispetto alla media globale. Paolino ha messo tutta la sua anima nelle campagne di Orroli: qui coltivava grano, orzo e fave e portava al pascolo i suoi animali. La vita rurale gli offriva cibo genuino, che oggi ricorda con amore, sempre in connessione con la famiglia e con la comunità del paese.

Maria Sciola

Direttrice del Giardino Sonoro – Museo all’aperto Pinuccio Sciola e conservatrice delle sue opere
Sede delle riprese e dello scatto: San Sperate – Giardino Sonoro

— “Soltanto respirando e vivendo certe emozioni dal vivo, esse possono diventare indelebili nella nostra mente e, magari, migliorare la nostra vita”. —

Maria Sciola dirige il Giardino Sonoro – Museo all’aperto Pinuccio Sciola. Figlia minore dell’artista, ha collaborato con lui fino agli ultimi anni della sua vita. Oggi si dedica alla cura e alla valorizzazione delle creazioni che l’artista “ha piantato affinché tornassero a vivere nella natura che le ha generate”. Esperta in comunicazione e catalogazione delle produzioni artistiche, trasforma questo impegno in un ponte tra la più bella scultura al centro del mediterraneo e il mondo. Con l’amore di una figlia e la passione per il settore.

Raffaella Mulas

Matematica e Assistant Professor presso la Vrije Universiteit di Amsterdam
Originaria di Cagliari

— “La matematica è una mia passione sin da quando ero bambina. È una materia difficile, ma se la vivi con entusiasmo, ti ricambia”. —

Raffaella Mulas rappresenta il volto di una Sardegna contemporanea e, senza mai recidere le sue radici, porta l’eccellenza dell’isola in giro per il mondo. Dopo un percorso di studi intenso, che l’ha condotta dalle scuole superiori di Cagliari a prestigiosi centri di ricerca come l’Alan Turing Institute di Londra, è approdata nel mondo della ricerca scientifica in matematica. Nell’ambito accademico Raffaella mette tutta la sua anima, utilizzando anche lo storytelling come strumento di insegnamento per coinvolgere gli studenti, cercando di essere un punto di riferimento per i giovani matematici. Così, la preziosa unicità e il nome della Sardegna vengono proiettati ben oltre i confini dell’Isola.

Maria Cristina Orgiana

Ex Tessitrice e centenaria: 100 anni
Sede delle riprese e dello scatto: Orroli

— “Tutti mi chiamano Tzia Maria! Filavo la lana e ho fatto tappeti a tutti. Li vendevo anche e così mi sono salvata”. —

In Maria Cristina Orgiana si riflette l’essenza della longevità che la Sardegna racchiude e dona al suo popolo. Da ex tessitrice di lana, la centenaria ha messo tutta la sua anima in quest’arte, creando tappeti per molte case di Orroli, il paese dove ha vissuto e continua a vivere i suoi cent’anni. Maria racconta una vita semplice, a stretto contatto con la comunità del suo paese e con la tradizione culinaria delle campagne sarde. La sua storia è parte di un patrimonio collettivo che fa della Sardegna, una delle cinque Blue Zone al mondo: aree demografiche e geografiche in cui la speranza di vita è significativamente più alta rispetto alla media globale.

Maestro di Xilografia in Sardegna

Nicolino Sirigu

Maestro di Xilografia
Sede delle riprese e dello scatto: Orroli

— “Mi sono dato alla xilografia perché la sento nell’anima. Già nell’antichità i pastori incidevano coi coltelli, noi sardi ce lo abbiamo nel sangue”. —

Nicolino Sirigu custodisce e tramanda gli antichi saperi della xilografia in Sardegna. Dopo anni dedicati alla pittura, il maestro si avvicina all’arte della xilografia, che consiste nell’incisione di una tavola di legno destinata a diventare matrice per la stampa di opere visive uniche, realizzate interamente a mano. Oggi Nicolino mette tutta la sua anima e le sue abilità nel rappresentare la bellezza e l’unicità della cultura e dei paesaggi dell’Isola, impegnandosi al tempo stesso nella formazione e nella diffusione dell’arte incisoria in Sardegna.

Rosi Sgaravatti

Paesaggista, coordinatrice progettuale e di gruppi tecnici, presidente della Sgaravatti Group
Sede delle riprese e dello scatto: Capoterra

— “La natura è sempre e comunque fonte d’ispirazione”. —

Rosi Sgaravatti ha trovato in Sardegna un ambiente fertile di possibilità per realizzare il suo sogno d’impresa, finendo poi per innamorarsene al punto da scegliere di non lasciarla più. Da oltre due secoli la Sgaravatti Group crea spazi verdi in tutto il mondo e naturalmente anche in Sardegna. Qui, dove l’Isola non è soltanto un’oasi ideale per la crescita rigogliosa delle piante, ma anche una fonte inesauribile di ispirazione per la creazione di giardini dall’essenza mediterranea. Oggi Rosi mette tutta la sua anima nel custodire e innovare un lavoro centenario che da sessant’anni ha sede interamente in Sardegna. Un lavoro fondato sui valori dell’amore per la botanica e del rispetto per le piante, con la speranza di trasmettere questa eredità alle generazioni future.

Giovanna Satta

Ex Maestra e amante della cucina
Sede delle riprese e dello scatto: Seneghe

— “Per me ‘metterci l’anima’ significa fare qualcosa con amore, passione, con il cuore e ciò che faccio donarlo agli altri”. —

Giovanna Satta ogni giorno mantiene vive le tradizioni del nostro territorio attraverso la passione per la cucina. Originaria di Gavoi ma residente a Seneghe, Giovanna ha insegnato in diverse province della Sardegna, costruendo sempre solidi legami con le comunità in cui ha lavorato. Con il pensionamento ha deciso di coltivare e approfondire l’amore per l’arte culinaria, nato sin dall’infanzia nel contesto familiare, quando le ricette della tradizione prendevano vita sotto i suoi occhi. Oggi Giovanna mette tutta la sua anima nella riscoperta e nella rivisitazione di ricette tradizionali, con l’intento di tramandarle e donarle alle persone a lei care: dalla sua famiglia alla comunità dell’isola.

Simone Cavagnino

Giornalista, autore, conduttore televisivo e radiofonico
Sede delle riprese e dello scatto: Pula

— “Attraverso la cultura si valorizzano tanti luoghi e aspetti della nostra Isola, spesso neanche conosciuti”. —

Simone Cavagnino, attraverso i suoi scritti, racconta di artisti, di eventi culturali e, soprattutto, dell’intensa contemporaneità della scena jazz isolana. Le sue parole permettono di affacciarsi sull’acceso panorama musicale della nostra terra. Mette tutta l’anima nel suo grande amore per la musica, trovando nella scrittura un canale d’espressione ideale. Da questa energia nasce il libro Sardegna, Jazz e dintorni (Aipsa Edizioni, 2018), scritto insieme a Claudio Loi: un viaggio tra suoni, territori, influenze e personalità che hanno contribuito a plasmare il jazz dell’Isola. Il suo lavoro mette in risalto la ricchezza artistica della Sardegna e la forza ispiratrice che essa può rappresentare per un artista.

Gianni Pes

Medico e Professore aggregato di Scienza della Nutrizione presso l’Università di Sassari – Ricercatore sulla longevità umana
Sede delle riprese e dello scatto: Sassari

— “È importante identificare le Zone Blu, ma è altrettanto importante coltivarle, far sì che non scompaiano”. —

Entrando nel cuore della nostra terra, la Barbagia e l’Ogliastra, e ascoltando la voce del suo straordinario popolo longevo, Gianni Pes ha scoperto l’unicità che la caratterizza, denominandola Blue Zone. Da decenni, infatti, mette tutta l’anima nello studio dei fattori fondamentali della longevità umana. Nel 1999 è stato il primo a segnalare che la popolazione della zona montuosa della Sardegna, poi denominata Zona Blu, presenta un indice di longevità tra i più elevati al mondo. Su questa stessa popolazione, e su quelle di altre zone dell’Isola, conduce tuttora indagini di tipo medico e nutrizionale. Le sue ricerche mettono sotto i riflettori internazionali le particolarità del territorio sardo e lo stile di vita che esso offre, un benessere raro e presente in pochissime altre aree del pianeta.

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