Da ormai 70 anni svolgiamo il nostro lavoro in Sardegna, immersi nelle sue tradizioni e nelle straordinarie caratteristiche di questa magica Isola. Da questo traguardo nasce un progetto che valorizza il tramandare e l’innovare le antiche conoscenze del territorio, attraverso il racconto di storie di persone che, con il proprio operato, arricchiscono la cultura sarda. Mettendoci tutta la loro anima.
Oggi vi presentiamo l’antropologa e scrittrice Claudia Zedda.
Ogni particolare del suo studio, dalle statuette delle piccole Dee Madri alle pintadere, fino alle pile di libri in cui perdersi, guidati dalla curiosità di scoprire sé stessi attraverso lo studio della società, raccontava l’amore della scrittrice per l’antropologia e per le antiche tradizioni sarde.
Sardegna: il filo rosso della ricerca di Claudia
La scrittrice ci ha raccontato di come sua nonna le spiegò la grande differenza tra le storie e le storie di potere: queste ultime sono quelle capaci di cambiarti, in qualche modo. Col tempo e attraverso lo studio, capì che molte storie della Sardegna sono storie di potere, perché, se comprese, racchiudono in sé la forza del cambiamento.
L’isola sarda e le sue tradizioni rappresentano il fulcro della ricerca antropologica di Claudia Zedda, che ha intrapreso questo percorso innanzitutto per comprendere sé stessa attraverso la conoscenza della propria terra. In questo cammino ha scoperto l’antica, potente e, in un certo senso, miracolosa cultura del popolo sardo, capace di instaurare una convivenza armoniosa con un luogo dalla natura tanto accogliente quanto ostile, mettendone in risalto tutte le virtù.
Questa affascinante ricerca si concretizza in storie, racconti e libri che narrano l’anima della Sardegna nei suoi molteplici aspetti: dai miti delle Janas al legame comunitario racchiuso nel gesto quotidiano del lievito madre.

Il Lievito Madre e le tradizioni sarde
Lo studio del lievito madre – un impasto fermentato a base di acqua e semola o farina, che favorisce la lievitazione naturale – ha permesso all’antropologa di scoprire ulteriormente le profonde radici della tradizione sarda e di cogliere il forte valore comunitario legato a questo lievito: veniva infatti condiviso di famiglia in famiglia per preparare alimenti fondamentali come il pane.
Le ricerche di Claudia Zedda mettono in luce il potere valorizzante della tradizione sarda per la nostra quotidianità. Una volta che si vive, comprende e custodisce la cultura sarda nel suo significato più profondo, essa può offrire strumenti preziosi non solo per rinnovare le proprie tradizioni, ma anche per arricchire la propria crescita personale.
Lo scopo dietro la conoscenza dell’anima sarda
Restituire voce alla Sardegna, la corretta dignità alla nostra terra e ai sardi: è questo ciò che guida ogni giorno Claudia nel suo percorso. Un impegno che vuole mettere in risalto l’autenticità sarda e la spettacolarità del quotidiano che viviamo in questa splendida isola al centro del Mediterraneo.

70 anni di storia, una vita di Sardegna
L’incontro con la passione e la ricerca di Claudia Zedda valorizza l’importanza del legame con il territorio e della cura delle tradizioni sarde, quelle antiche conoscenze che custodiscono l’anima della Sardegna.
Nelle parole della protagonista abbiamo ritrovato lo stesso spirito con cui tramandiamo e innoviamo la tradizione cerealicola e molitoria della terra del grano, quella che ci ha resi ciò che siamo. Ma anche valori come la tradizione, la famiglia, l’umiltà e la trasparenza, gli stessi che guidano il nostro lavoro da ormai 70 anni, quando i campi di grano della Marmilla, con la loro resilienza e autenticità, ci hanno dato la forza per dar vita al nostro sogno, fin dal 1955.
Per celebrare questo importante traguardo, vogliamo dare spazio a un progetto speciale, dedicato a raccontare le storie di personalità sarde che, con il proprio operato, contribuiscono a preservare antichi mestieri e tradizioni dell’Isola, o ad arricchire la realtà sarda nei più diversi ambiti: dalla gastronomia all’artigianato, dall’arte alla scienza.